Continua la rubrica delle ricette regionali tradizionali, parzialmente modificare al fine di renderle nutrizionalmente equilibrate per poter costituire un piatto unico.
Le grammature indicare nella ricetta sono indicative, per dare un’idea delle proporzioni tra gli ingredienti e i nutrienti, non possono essere uno standard adatto a ogni soggetto.
Grazie alle ricerche svolte da Slow Food Editore ecco qualche curiosità sulla ricetta: il caponet (pronuncia capunèt) è figlio della tradizione contadina piemontese e, come spesso accadeva, della necessità di recuperare avanzi.
Ma perchè un alimento come la verza, dalle foglie grinzose, increspate e con nervature spesse, tipico della cucina asiatica fa parte di un piatto piemontese? Perchè in Piemonte, fino ai primi del novecento era uno degli ortaggi più coltivati, data la sua resistenza al freddo. Con l’abbandono della campagna e l’avvento dell’industrializzazione, nel secondo Novecento questa, come altre coltivazioni, è diventata piuttosto marginale.
Si tratta dunque di un “involtino” di verza con all’interno principalmente carne di maiale e a seconda della tradizione può contenere diversi ingredienti.
Nel Biellese i caponet prendono il nome di caponit, nel Novarese di quagliette, nel Vercellese di caponot e prevedono l’aggiunta di riso nel ripieno. La carne di maiale può essere sostituita da quella di manzo oppure con un salame morbido come il salam d’la doja.
Ingredienti per 1 persona:
Verza: 35g (una foglia grande)
Carne macinata di maiale: 70g
Riso: 30g
Uova: 20g (un uovo ogni 3 persone)
Parmigiano: 5g
Aglio: 1 spicchio
Preparazione:
Mettere a bollire due pentole di acqua salata. In una cuocere il riso che dopo verrà inserito nell’impasto, nell’altra far sbollentare per un minuto la foglia di verza. Dopo che la foglia è stata sbollentata trasferirla in una ciotola con acqua e ghiaccio, in modo che la foglia rimanga verde brillante. In seguito asciugare la foglia con un canovaccio facendo attenzione a non romperla.
Far scaldare una pentola sul fuoco e, quando sarà bollente, aggiungere la carne macinata, lo spicchio d’aglio schiacciato, sale e pepe. Volendo in questa fase si può sfumare con il vino, aggiungere delle spezie di nostro gradimento o aggiungere la salsa di soia per dare un gusto orientale alla ricetta.
Una volta ben cotta la carne, togliere l’aglio e trasferirla in una ciotola. Aggiungere il riso precedentemente cotto, il parmigiano e le uova e mescolare. Spostare il composto all’interno della foglia di verza, nella parte centrale, per poi procedere con la chiusura a pacchetto regalo.
Mettere in forno preriscaldato a 180° C, ventilato, per una decina di minuti, o fino a quando la superficie non si sarà dorata. Togliere dal forno e servire.
Questo piatto è ricco di fonti proteiche e di fonti lipidiche, per questo motivo per completarlo e farlo diventare un piatto unico consiglio di accompagnarlo con del pane e un contorno di verdure.
Di seguito un grafico esemplificativo dei valori nutrizionali di questo piatto piemontese (con l’aggiunta di pane):
