Il peso è molto facile da misurare, ormai quasi tutti possiedono una bilancia in casa e basta salirci sopra per sapere il proprio peso (kg più o kg meno). Purtroppo o per fortuna il peso è una variabile che non dà informazioni precise, la composizione corporea invece ci dice la relazione che c’è tra peso e salute. Mediamente il corpo di un adulto normopeso è costituito per l’85% da massa magra (muscoli, scheletro, liquidi corporei, ecc) e per il 15-20% da massa grassa (tessuto adiposo). Nella donna la percentuale di massa grassa oscilla tra il 20 e il 30% del peso totale. I bambini, invece, rispetto all’adulto hanno una maggior percentuale di acqua e una minore percentuale di grasso.
Come detto nel precedente articolo la massa magra va a determinare il nostro metabolismo basale, perchè è quella attiva a livello di metabolismo. Fa consumare, quindi, più energia e aiuta a mantenere un giusto peso corporeo.
Tornando a parlare di massa magra, la distinguiamo in grasso essenziale e grasso di riserva.
Il grasso essenziale è contenuto nel midollo osseo, negli organi, nel sistema nervoso ed è fondamentale per il normale funzionamento dell’organismo. È circa il 3-5% del peso corporeo negli uomini, mentre nelle donne è circa l’8-12% in quanto si trova nella mammella, nei fianchi ed è fondamentale per la funzione riproduttiva.
Il grasso di riserva è quello depositato sotto la pelle, nei muscoli e nelle viscere (attorno agli organi per proteggerli da eventuali danni).
Il grasso corporeo varia durante le varie fasi della vita.
Durante il primo decennio di vita non ci sono grosse differenze tra femmine e maschi, mentre in adolescenza le femmine tendono ad accumulare maggiore massa grassa.
Andando avanti con l’età il grasso corporeo ten
de ad aumentare, diminuisce l’acqua nei tessuti, la densità ossea e la massa muscolare provocando un calo del metabolismo basale.
Il numero delle cellule del tessuto adiposo è costante in quasi tutto l’arco della vita. Tale numero si raggiunge prevalentemente in tre fasi di crescita: l’ultimo trimestre di vita fetale, il primo anno di vita e durante l’adolescenza. Ogni aumento di peso in queste fasi provoca un aumento del numero delle cellule adipose, condizione che predispone ad un più facile aumento di peso nell’età adulta.
Spesso quando si parla di relazione tra peso e salute di parla di indice di massa corporea (IMC, o all’inglese BMI, body mass index).
Il BMI si calcola a partire dal peso espresso in kg diviso per la statura espressa in metri ed elevata al quadrato (kg/m2). Il risultato di questa semplice operazione si può rapportare ad uno schema come quello di seguito, in cui i diversi colori definiscono le diverse categorie di peso: normopeso, sovrappeso, obesità e magrezza.

L’IMC ha il vantaggio di essere un indice molto semplice per valutare il peso corporeo, ma lo svantaggio di non dare informazioni sulla quantità e sulla localizzazione del grasso corporeo; infatti non differenzia la massa grassa dalla massa magra e può classificare in modo non corretto alcune categorie di persone. Il classico esempio è quello di un atleta molto muscoloso che può avere lo stesso IMC di un suo coetaneo in sovrappeso, perché ha una massa muscolare estremamente sviluppata e pochissimo grasso.
Bibliografia:
Linee guida per una sana alimentazione, CREA, 2018